Canossa
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Destinazione
Emilia -
Provincia
Reggio nell'Emilia -
Distanza dal capoluogo
23 km - Dove si trova
- Perché visitarla
- Quando andarci e cosa vedere
- Camera con vista
- Da non perdere
- Sulla tavola
- Per tenersi in forma
- Appuntamenti di rilievo
- Nei dintorni
- Castelli nel territorio
- Monumenti nel territorio
- Per maggiori informazioni
Dove si trova
Canossa è situata nel cuore delle Terre Matildiche, nella suggestiva zona pedecollinare dell’Appennino reggiano al centro della fertile Val d’Enza, spartiacque tra la provincia reggiana e quella parmense. Fino al 1991 il comune era chiamato Ciano d'Enza, nome mantenuto dal capoluogo del comune sparso.
Perché visitarla
Tra i suoi colli e alla sommità delle sue rupi, Canossa racchiude suggestive bellezze architettoniche rappresentate dai castelli matildici, emblema del dominio della Grancontessa Matilde di Canossa, protagonista indiscussa del Medioevo.
La località prende nome dalla più significativa testimonianza storico-architettonica del territorio, il Castello di Canossa, imponente maniero in cui passò con fragore la storia europea a cavallo tra l’XI e il XII secolo, giocando un ruolo strategico nella disputa tra Impero e Papato. “Andare a Canossa”, in oltre trenta lingue, è sinonimo di umiliazione e perdono.
Quando andarci e cosa vedere
Fulcro del territorio matildico, il Castello di Canossa è situato sulla sommità di una rupe biancastra di arenaria da cui nelle giornate limpide si può ammirare sullo sfondo la corona delle Alpi. Del Castello sopravvive solo l’affascinante rudere, cuore del sito archeologico e culla dello storico episodio del ”perdono di Canossa”. Oggi è sede del Museo Nazionale “Naborre Campanili”, recentemente ristrutturato, che conserva alcuni preziosi reperti tra cui una pregevole fonte battesimale del XII secolo.
Il castello divenne il centro fortificato del potere feudale degli Attonidi, la potente famiglia di origine longobarda che ebbe il periodo di maggiore splendore con la Contessa Matilde. L’immagine più famosa legata alla storia è quella dell’imperatore Enrico IV, supplice ai piedi del castello, in attesa di essere ricevuto da Papa Gregorio VII, nel gennaio del 1077. Nel 1878 lo Stato Italiano acquistò i ruderi del castello dichiarando Canossa monumento nazionale.
Il modo migliore per conoscere la località e il territorio che la circonda è sicuramente quello di calarsi nel medioevo ripercorrendo la ricca rete sentieri che collega i principali luoghi naturalistici e storici dell’area, come il Sentiero Matilde. Uno dei più importanti percorsi escursionistici a tappe di lunga percorrenza dell'Appennino Tosco-emiliano, il sentiero si snoda dal paese di Ciano d'Enza, nel comune di Canossa, fino a San Pellegrino in Alpe in Garfagnana attraverso castelli, case a torre, antiche pievi e borghi in pietra arenaria.
Camera con vista
L’Ostello del Castello di Rossena (Km 4) all’interno del ben conservato castello matildico, sentinella e custode del territorio di Matilde di Canossa, offre una posizione panoramica sulla valle dell’Enza e l’alta pianura. Da qui si può ammirare uno dei più vasti e suggestivi paesaggi appenninici emiliani.
Nelle vicinanze del Castello di Canossa si trova invece la “Casa del Tibet” (Km 3,7) incantevole borgo antico, sede di un centro di spiritualità buddista, con possibilità di pernottamento.
Da non perdere
Sulla tavola
Prodotti tipici di questa terra sono il Parmigiano Reggiano, realizzato nei piccoli caseifici artigianali della zona, nel rispetto di una metodologia documentata da più di otto secoli, e il Culatello di Canossa ottenuto dai migliori suini che nelle terre di Canossa trova il clima ideale per diventare un prodotto certificato DOT.
Attraversa poi il cuore delle terre matildiche la Strada dei vini e dei sapori dei colli di Scandiano e Canossa.
Per tenersi in forma
La rete sentieristica del territorio consente inoltre di effettuare piacevoli e rilassanti gite in mountain bike e non solo.
Appuntamenti di rilievo
Nei dintorni
La splendida Torre di Rossenella, a 4 Km, recentemente restaurata, padroneggia da un picco roccioso sulla Riserva naturale di Campotrera, di notevole interesse botanico e geologico, lungo le rive sassose del fiume Enza.
A cornice dei celebri castelli, gli antichi borghi medievali tra cui il suggestivo borgo di Votigno (Km 3,7) centro di spiritualità buddista. Il Tempietto del Petrarca eretto in ricordo del soggiorno a Selvapiana ( 18 Km) del sommo poeta nel 1343.